Rovereto (TN)
Festival Informatici Senza Frontiere
Oltre i confini dell’intelligenza artificiale
24-26 ottobre 2024
Dopo aver indagato il tema dell’intelligenza artificiale nel 2023, la nona edizione del Festival Informatici Senza Frontiere – in programma a Rovereto dal 24 al 26 ottobre 2024 – si spinge oltre i confini per scoprire gli effetti che l’IA avrà nella vita di tutti i giorni. Attraverso talk, dibattiti, incontri, laboratori e spettacoli si riflette sull’uso consapevole delle nuove tecnologie, sui rischi e le opportunità e sulle implicazioni etiche e sociali del loro utilizzo in campo sociale, culturale e industriale ma anche sportivo, artistico e musicale. Gli ospiti sono tra i più competenti sul piano nazionale ed internazionale su intelligenza artificiale, neuroscienze, psicologia, etica, Data Act, generative IA: ricercatori e scienziati, docenti universitari, giornalisti, filosofi, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, filmaker, artisti, personalità del mondo della cultura ed esperti di informatica.
«Il Festival di Informatici Senza Frontiere – spiegano Dino Maurizio, curatore del Festival e Maurizio Sapienza, presidente di Informatici Senza Frontiere APS – è ormai diventato una tradizione della città di Rovereto, sempre aperta all’innovazione e al confronto di idee e opinioni. Quest’anno, la manifestazione vuole porre l’accento sulle implicazioni che l’intelligenza artificiale avrà nella nostra vita di tutti i giorni. Questa nuova intelligenza, con cui avremo sempre più a che fare, si affiancherà all’intelligenza umana e spetta a noi il compito di capire come relazionarci con essa, quanto fidarci delle sue risposte e dei suoi consigli, quando e come usare l’intelligenza artificiale anziché la nostra, come delegare ad essa senza perderne il controllo, o ancora come usarla per potenziare le nostre capacità intellettive anziché evitare di pensare, perché abbiamo uno strumento che può farlo per noi».
«Viviamo in un’epoca in cui il digitale è una risorsa essenziale – commentano Micol Cossali, assessora alla Cultura e Michele Dorigotti, assessore all’Innovazione e alla Transizione digitale della Città di Rovereto – e l’idea che nessuna persona debba restare esclusa è un valore fondamentale per l’idea che abbiamo rispetto al luogo in cui scegliamo di vivere. Il Festival Informatici Senza Frontiere rappresenta non solo un momento di riflessione e confronto, ma anche un’opportunità per rafforzare legami di collaborazione e solidarietà, tra esperti del settore e cittadinanza per costruire una società più inclusiva e giusta».
«Ogni anno cerchiamo di portare nel festival linguaggi diversi – aggiunge Dalia Macii, presidente di Impact Hub Trentino –. Quest’anno avremo tre presenze straordinarie: il site-specific di Lorenzo Letizia e Ginevra Nervi, l’artista Alex Braga con il suo spettacolo Automatic Impermanence realizzato con l’intelligenza artificiale da lui creata e Kenobit con il suo lavoro musicale sui Game Boy».
IL PROGRAMMA
Trenta gli incontri e i laboratori in programma in tre giorni. Tra i nomi e i temi: Paola Velardi dell’Università La Sapienza di Roma, che si occupa di IA dal 1983 ed è una delle 100 ricercatrici invitate a far parte del progetto “100 Donne per la Scienza”, svela le origini della IA generativa e i principi fondanti delle reti neurali nell’incontro “Storni, formiche e reti neurali: l’intelligenza della non intelligenza” (giovedì 24 ore 10.15, Teatro Zandonai). Marco Trovato, direttore editoriale della rivista Africa, parla della rivoluzione digitale in Africa: il continente con la popolazione più giovane al mondo (il 70% dei suoi abitanti ha meno di 30 anni) è alle prese con una rivoluzione digitale che sta trasformando settori come la sanità, l’educazione e i servizi finanziari, migliorando l’accesso ai servizi e aprendo nuove opportunità economiche con il fiorire di startup tecnologiche (giovedì 24 ore 11.30, Teatro Zandonai). Il regista e filmaker Lorenzo Letizia e la compositrice e producer di musica elettronica Ginevra Nervi esplorano le possibilità tecnologiche moderne per generare immagini e narrazioni, mettendo in scena una video-opera live in cui l’azione si svolge in tempo reale con un montaggio creato davanti agli spettatori dal titolo “Scritture all’improvviso, Storia del mondo secondo il caso”. Sul palcoscenico del Teatro Zandonai un grande schermo trasparente avvolgerà tutto lo spazio della visione: in trasparenza il corpo della musica che viene suonata dal vivo, un apparire e uno scomparire attraverso le trasparenze, come in una danza di luce (giovedì 24 ore 21.15, Teatro Zandonai).
La GeoAI, l’intelligenza artificiale a servizio delle mappe, è il tema affrontato da Maurizio Napolitano, ricercatore della Fondazione Bruno Kessler (giovedì 24 ore 17, Fondazione Caritro). Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale, racconta i falsi timori, i rischi e i benefici reali dell’IA perché conoscere le trappole inattese di questa tecnologia dirompente e padroneggiarne le grandissime potenzialità è ormai indispensabile (venerdì 25 ore 8.30, Teatro Zandonai). Emanuele Rodolà, professore di Informatica dell’Università La Sapienza di Roma nell’incontro “Sinfonie generative” affronta potenzialità, applicazioni e implicazioni della musica creata da algoritmi di IA (venerdì 25 ore 10.15, Teatro Zandonai). Flavio Bortolotti, in arte Kenobit, uno dei maggiori rappresentanti della scena 8 bit in Italia e nel mondo, che ha suonato i suoi Game Boy in ogni angolo del pianeta, al Festival Informatici Senza Frontiere spiega le basi della musica elettronica con un Game Boy del 1989 e una piccola esibizione musicale di brani realizzati live (venerdì 25 ore 11.30, Teatro Zandonai). L’etica nella macchina è il tema di Aldo Gangemi, coordinatore della sezione HumasticAI-AlmaAI al dipartimento di Filosofia dell’Università di Bologna (venerdì 25 ore 15.45, Fondazione Caritro). Alex Braga, il conduttore radiofonico e pioniere nel campo dell’IA, presenta il suo nuovo lavoro Automatic Impermanence in dialogo con A-Mint, un’intelligenza artificiale etica e sostenibile realizzata dall’artista. Un’istantanea lucida e sorprendente dei nostri tempi distopici, in cui la tecnologia, gli esseri umani e il futuro sono al centro di una possibile nuova prospettiva per il domani che vibra ferocemente tra i confini della realizzazione o della distruzione e che sfida il pubblico a trovare l’infinito entro i confini finiti del nostro mondo (venerdì 25 ore 21.15, Teatro Zandonai).
L’intelligenza artificiale a servizio dello sport è il tema di due incontri che affrontano l’hate speech nel workshop per docenti e allenatori “Campo Libero dall’Odio. Comprendere e prevenire il fenomeno dell’hate speech nell’era dell’intelligenza artificiale” con Clara Miani e Francesco Valotto (venerdì 25 ore 15 e sabato 26 ore 9.30, IPRASE) e la raccolta dei dati per migliorare le strategie di gioco e di allenamento e le performance degli atleti, con Sergio Povoli, ricercatore della Fondazione Bruno Kessler in intelligenza artificiale (venerdì 25 ore 18.15, Fondazione Caritro). Gli avvocati Anna Cataleta, responsabile della protezione dei dati dell’autorità Garante per l’Infanzia, e Marina Carbone, Legal Advisor per M&D Advance, analizzano in due differenti appuntamenti gli aspetti fondamentale dell’AI Act, la normativa in tema di intelligenza artificiale e il Data Act, il regolamento per una governance dei dati nell’Unione Europea. Sul tema della implicazioni politiche e sociali dell’IA, intervengono anche Michele Missikof che spiega come realizzare uno dei grandi sogni dell’umanità: liberarsi dalla fatica del lavoro e delegarlo alle macchine; Walter Quattrociocchi che analizza i linfodemics, la sovrabbondanza di informazioni tra notizie affidabili e fake news; Floriano Zini, vicepresidente di Amnesty International Italia, che parla dell’impatto che le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale hanno sui diritti fondamentali (sabato 26 ore 9.15-12.30, Fondazione Caritro).
Giovanna Sissa, dell’Università degli Studi di Genova che studia da anni la dimensione interdisciplinare dell’innovazione digitale, parla di impatto ambientale dell’universo digitale (sabato 26 ore 10.30, Palazzo Alberti Poja). Norberto Patrignani, rappresentante nazionale italiano al TC9-Technology and Society dell’IFIP (International Federation for Information Processing) e professore di Computer Ethics della Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino, racconta gli automi di Von Kempelen del XXI secolo (sabato 26 ore 17.30, Fondazione Caritro). Federica Nicolardi, ricercatrice di Papirologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II rivela il testo emerso grazie all’IA di un rotolo di papiro ritrovato a Ercolano, accartocciato, compresso e carbonizzato dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. nell’incontro “Il futuro che illumina il passato: l’intelligenza artificiale e lo svolgimento virtuale dei papiri di Ercolano” (sabato 26 ore 16.15, Fondazione Caritro).
In programma, inoltre, il simposio “Quasi umani. Menti umane e artificiali a confronto” che esplora il confine tra intelligenza naturale e artificiale attraverso il molteplice sguardo delle neuroscienze cognitive e dell’informatica, con i professori di Linguistica Computazionale e Neuroscienze dell’Università di Trento Raffaella Bernardi, Roberto Bottini, Alessandro Grecucci, Nicola De Pisapia (giovedì 24 ore 8.30, Teatro Zandonai). Il panel “Verso una psicologia di “precisione”: il contributo dell’intelligenza artificiale” sull’uso di ChatGPT per un’analisi più oggettiva dei test proiettivi, sugli approcci computazionali per analisi di osservazioni e di interazioni e sui modelli di behavior imaging per lo studio del comportamento sociale in soggetti con disturbo del neurosviluppo. Intervengono gli psicologici Paola Venuti, Giulio Bertamini, Gianpaolo Alvari e la linguista Enrica Troiano (giovedì 24 ore 15, Fondazione Caritro). Nell’incontro “E non c’è niente da capire – La semantica dei generatori linguistici” Guido Vetere, professore di Intelligenza artificiale, affronterà le capacità linguistiche dell’IA generativa (giovedì 24 ore 18, Fondazione Caritro); in “Per un’IA al servizio della persona” il professore Andrea Passerini parlerà di privacy e di sistemi al servizio dell’essere umano (venerdì 25 ore 17, Fondazione Caritro).
“L’intelligenza artificiale: come cambia il lavoro dei Comuni” è un focus su come le tecnologie emergenti stanno rivoluzionando i servizi pubblici ottimizzando processi, migliorando l’efficienza e rendendo più accessibili le risorse governative ai cittadini garantendo maggiore partecipazione, con Flavia Marzano, consulente in Digital Transformation (venerdì 25 ore 9.30, Fondazione Caritro). “L’intelligenza artificiale per un mondo più sostenibile: esperienze e applicazione per l’ambiente, l’inclusione e la disabilità” è l’incontro con quattro esperti del settore che hanno concretamente messo in atto iniziative nell’ambito IA: Irene Donato, head of Business science SDG Group Italy; Emanuele Pucci del Politecnico di Milano; Roberta Russo, membro del direttivo di Donne 4.0; Maurizio Sanarico, chief Data scientist SDG Group (sabato 26 ore 14, Fondazione Caritro). L’applicabilità dello standard ISO/IEC 42001 rispetto ai requisiti normativi dell’AI ACT sarà illustrata da Raffaella D’Alessandro, cybersecurity e privacy trusted advisor (sabato 26 ore 15.30, Palazzo Alberto Poja).
“Intelligenza artificiale in classe: progettare, attivare, valutare” è una proposta formativa per docenti curata da IPRASE dove i partecipanti potranno ipotizzare azioni didattiche da sviluppare nelle loro classi, con Alberto Garniga e Sabrina Campregher (venerdì 25 ore 14.30, IPRASE). Per gli studenti, invece, sono in programma i laboratori “Un robot alla guida” per la programmazione di un robot capace di seguire un tratto curvilineo grazie al sensore di colore con l’utilizzo del kit Lego Education Spike Prime. Il laboratorio è curato dagli esperti della Fondazione Museo Civico di Rovereto (giovedì 24 e venerdì 25 ore 9.30, 10.30, 11.30, Museo di Scienze e Archeologia) e “Limiti attuali dei Large Language Models” per scoprire i loro punti di forza e i loro limiti. Il laboratorio è curato dai ricercatori dell’Università di Trento Leonardo Bertolazzi e Davide Mazzaccara (giovedì 24 ore 11 e 11.45, Palazzo Alberti Poja).
Tutti gli eventi del Festival sono in presenza e gratuiti.
Il Festival Informatici Senza Frontiere è promosso da Informatici Senza Frontiere e dal Comune di Rovereto, a cura di Impact Hub Trentino. Con il patrocinio dell’Università di Trento e di Rai Trentino e con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento, Comunità della Vallagarina, Fondazione Caritro. In collaborazione con Iprase, Fondazione Bruno Kessler, APT Rovereto Vallagarina Monte Baldo, Fondazione Museo Civico di Rovereto. Partner sono Gruppo Cassa Centrale Credito Cooperativo Italiano, Allitude, Aused, Sdg group, Gruppo Dolomiti Energia. Media Partner è Rai Cultura. Il Festival è Eco-evento Trentino Pro.
I LUOGHI DEL FESTIVAL
Il Festival si svolge a Rovereto:
Teatro Zandonai, corso Bettini 78
Palazzo Alberto Poja, corso Bettini 41
Sala Conferenze Fondazione Caritro, Palazzo del Bene, piazza Rosmini 5
IPRASE Trentino, via Tartarotti 15
Musei di Scienze e Archeologia – Fondazione Museo Civico, Borgo Santa Caterina 41
In un mondo che cambia, Informatici Senza Frontiere propone un nuovo uso della tecnologia più intelligente, sostenibile e solidale. Offre il proprio tempo, le proprie competenze, esperienze e passioni informatiche per realizzare progetti no profit, privilegiando contesti di emarginazione e difficoltà e situazioni di emergenza, in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. Nata il 24 novembre 2005 Informatici Senza Frontiere è una APS che ha oggi 12 sezioni regionali, oltre 300 soci, centinaia di progetti al suo attivo ed un’importante presenza al Vertice Mondiale 2013 ITU dell’ONU come rappresentante a livello europeo di ciò che l’IT può fare nel settore della disabilità.
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Info
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