Informatici Senza Frontiere
Il Festival, 20–22 ottobre Rovereto (TN)
Domani è un altro giorno
La sostenibilità delle nuove tecnologie e la
trasformazione digitale
I Big Data e l’Intelligenza artificiale per il clima, l’ICT per la mobilità, il No code per gli enti non profit, l’Inclusive Design, il Metaverso, la reputazione digitale, il networking: con 26 incontri in tre giorni, da giovedì 20 a sabato 22 ottobre a Rovereto (TN), il Festival Internazionale Informatici Senza Frontiere affronta il tema della sostenibilità ambientale e sociale delle tecnologie digitali, analizzando i rischi ma anche le opportunità offerte dalle nuove tecnologie emergenti. Oltre agli incontri – con più di 50 ospiti internazionali tra ricercatori e scienziati, divulgatori digitali, filosofi e imprenditori – sono in programma lo spettacolo “I consumisti mangiano i bambini” del comico e umorista di impegno Diego Parassole; la proiezione del film “E noi come stronzi rimanemmo a guardare” di Pif; il concerto “Earthphonia”, l’opera sonora – senza strumenti musicali – che raccoglie i suoni dalla natura, di Max Casacci, fondatore dei Subsonica; l’installazione dell’opera “Solargramma di Siccità” dell’artista visivo e fotografo Davide Galandini, realizzata lungo il fiume Po durante quella che è stata descritta come la peggiore siccità degli ultimi 500 anni in Europa. Un ricco programma, digitale e inclusivo, che rispecchia i valori di ISF – Informatici Senza Frontiere: l’associazione che organizza il Festival, alla sua settima edizione, e che dal 2005 si impegna concretamente per un’informatica solidale e inclusiva, proponendo un nuovo uso della tecnologia più intelligente, sostenibile e appunto solidale.
GLI OSPITI
Tra gli ospiti: Davide Dal Maso, tra i Top Under 30 italiani secondo Forbes, fondatore della no-profit sulle potenzialità e i rischi del web “Social Warning – Movimento Etico Digitale”. Andrea Tilche, ecologo e biotecnologo che dopo 20 anni di carriera scientifica in Italia, per altri 20 anni ha lavorato alla Commissione Europea dove è stato a capo dei programmi di ricerca sui cambiamenti climatici. Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR. Antonio Jesùs Molina Fernández, psicologo e professore dell’Università Complutense di Madrid. Carlo Buontempo, direttore del servizio sui cambiamenti climatici del programma Copernicus (il programma di osservazione della Terra dell’Unione Europea che conta centinaia di migliaia di utenti in tutto il mondo). Andrea Provini, presidente di Aused, la principale associazione italiana di aziende utenti di tecnologie IT. Giovanna Sissa dell’Università di Genova che da oltre vent’anni effettua ricerca sulle ricadute ambientali, sociali, culturali e politiche dell’innovazione digitale. Lorenzo Bruzzone dell’Università di Trento, attualmente coordinatore di 2 radar planetari che studieranno nei prossimi mesi le lune ghiacciate di Giove e Venere. Paola Velardi, dell’Università La Sapienza, tra le 100 scienziate incluse nel database online “100esperte.it”.
IL PROGRAMMA
Tra gli appuntamenti in programma: lo spettacolo “I consumisti mangiano i bambini” di Diego Parassole, un viaggio nel mondo del consumo con uno spettacolo “denso” di contenuti degni di una conferenza scientifica, ma raccontato con il ritmo e il divertimento dei migliori spettacoli comici. Parassole è l’attore comico, noto al grande pubblico per le sue partecipazioni al Maurizio Costanzo Show, Ballarò e Zelig, ma è anche TEDxCoach e si occupa di sostenibilità e neuroscienze (giovedì ore 18, Teatro Zandonai). A seguire la proiezione del film “E noi come stronzi rimanemmo a guardare” di Pif – Pierfrancesco Diliberto, una commedia che fa ridere e riflettere sulla nostra epoca frenetica e tecnologica in un continuo gioco al ribasso e che prende di mira quanto potrebbe succedere in un futuro assai ravvicinato, forse già presente (giovedì ore 21, Teatro Zandonai). Venerdì si parte con l’incontro “Trasformazione digitale e (in)sostenibile”, un confronto tra due visioni opposte con Massimiliano Nuccio e Alessio Giacometti (venerdì ore 9, Teatro Zandonai); si continua con “Salva il mondo, salva la terra! Competenze, inclusione sociale e opportunità dell’economia circolare digitale”, il progetto che coinvolge i ragazzi con disturbo dello spettro autistico e con sindrome di Aspergen per ricondizionare vecchi dispositivi informatici e tecnologici dismessi e donarli ad associazioni e famiglie in difficoltà, con l’intervento di Antonio Jesùs Molina Fernández (venerdì ore 14.15, Teatro Zandonai); e ancora “Il Metaverso che (forse) verrà” con Paola Velardi (venerdì ore 17, Palazzo Piomarta Aula Magna) e si finisce con il concerto spettacolo “Earthphonia”, il nuovo progetto artistico di Max Casacci, che ha fatto qualcosa che non era mai stato fatto prima: ha raccolto i suoni della natura, i rumori, i versi degli animali, gli schiocchi delle radici, per trasformarli in vere e proprie sinfonie senza l’utilizzo di strumenti musicali (venerdì ore 21, Teatro Zandonai). Oltre agli incontri, sabato è in programma la proiezione di una selezione di cortometraggi sul tema “Sostenibilità, dall’ambiente alla salvaguardia di lavori secolari”, dall’archivio di Lago Film Fest, il festival indipendente di cinema di ricerca di Revine Lago e il laboratorio per realizzare una missione robotica attraverso una semplice esperienza di programmazione con il robot Lego Spike Prime.
Il festival è organizzato da Informatici Senza Frontiere in partnership con il Comune di Rovereto, il sostegno di Provincia di Trento, Comunità della Vallagarina e Fondazione Caritro, il supporto di Capgemini, Generali Italia, AUSED, Orienta, Sicit, UniCredit, Gruppo Dolomiti Energia, in collaborazione anche con IPRASE, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Museo Civico di Rovereto, Festival della Meteorologia di Rovereto e Azienda per il Turismo Rovereto Vallagarina e Monte Baldo. La manifestazione gode del patrocinio dell’Università degli Studi di Trento, è Eco-evento Pro e aderisce a Repubblica Digitale.
È curato nell’organizzazione da Impact Hub Trentino.
https://festival.informaticisenzafrontiere.org/
e-mail info@informaticisenzafrontiere.org
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