Implicazioni politiche e sociali dell’intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale, etica e questioni di governance nelle aziende all’esito dell’intervenuta regolamentazione sull’IA
Una panoramica della normativa in tema di intelligenza artificiale. Un’analisi degli aspetti fondamentali dell’AI Act: ambito di applicazione, livelli di rischio, adempimenti per i fornitori e gli utilizzatori, specifici adempimenti per i modelli di IA per finalità generali, governance e sanzioni, focus sulle questioni etiche dell’intelligenza artificiale e sulla normativa sulla protezione dei dati personali.
Anna Cataleta, avvocata, responsabile della protezione dei dati per aziende private e pubbliche
Data Act: la centralità dell’utente e lo scambio equo dei dati
Il Regolamento (UE) 2023/2854, comunemente noto come Data Act, rappresenta un paradigma innovativo nella governance dei dati all’interno dell’Unione Europea, ponendo particolare enfasi sulla centralità dell’utente e sulla tutela delle piccole e medie imprese (PMI), allo scopo di ricalibrare le dinamiche di potere nell’economia digitale per un’economia dei dati europea più equa e sostenibile.
Il Data Act conferisce agli utenti un ruolo proattivo nella gestione dei dati generati dai dispositivi connessi, amplifica il controllo individuale sui dati personali e ne facilita la loro portabilità. Per quanto concerne le PMI, il regolamento mira a democratizzare l’accesso alle risorse di dati, introducendo disposizioni volte a mitigare gli squilibri contrattuali e a proteggere gli operatori da clausole potenzialmente abusive nei rapporti B2B.
Un focus sugli elementi e delle logiche fondamentali del Regolamento, sull’interazione fra il Data Act e la normativa preesistente in tema di dati personali, proprietà intellettuali e segreti commerciali.
Marina Carbone, avvocata, Legal Advisor per M&D Advance
Il lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale
Uno dei grandi sogni dell’umanità è quello di liberarsi dalla fatica del lavoro e delegarlo alle macchine. Oggi l’intelligenza artificiale generativa sta aprendo nuove prospettive per realizzare questo sogno, già precedentemente ipotizzato con l’avvento delle rivoluzioni industriali, che avevano però il limite di non permettere alle persone di avere un ruolo attivo nel governo dei cambiamenti, ritrovandosi a lavorare in qualche modo ‘asservita’ alle macchine. Le tecnologie dell’IA generativa promettono l’avvento di una nuova rivoluzione con caratteristiche del tutto diverse, con macchine in grado di colloquiare e collaborare con gli umani mostrando capacità cognitive mai viste finora. Chiunque può utilizzare questi nuovi strumenti in modo facile, diretto, ma soprattutto diventare un soggetto attivo della trasformazione in atto.
Michele Missikof, Senior Research Associate CNR – Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica
Opinioni, Informazioni e altri Mostri
Esistono le echo chamber sui social media? I dati dimostrano che gli utenti tendono ad assimilare solo informazioni che confermano la loro visione del mondo e a ignorare informazioni a contrasto. In queste dinamiche, il pregiudizio di conferma domina il processo di diffusione e, allo stesso tempo, l’aggregazione di informazioni appositamente selezionate per coerenza narrativa all’interno di quelle comunità rafforza l’esposizione selettiva e la polarizzazione, quindi la segregazione dei gruppi.
La pandemia Covid-19 è stata la tempesta perfetta per questo fenomeno, tanto che l’OMS ha coniato il termine infodemics per riferirsi alla sovrabbondanza di informazioni, dove notizie affidabili e fake news si diffondevano in modo simile. Come si sono evolute le dinamiche di conversazione e la loro tossicità nel tempo? Come si diffondono sulle diverse piattaforme?
Walter Quattrociocchi, professore di Informatica alla Sapienza Università di Roma dove dirige il Center for Data Science and Complexity for Society
Intelligenza Artificiale e diritti umani dalla prospettiva di Amnesty International
L’attuale sviluppo dell’intelligenza artificiale, accelerato e fuori controllo, rende possibili nuove modalità per violare i diritti umani. D’altro canto, l’intelligenza artificiale e le tecnologie dell’informazione possono anche essere strumenti potenti per la loro difesa. In questa presentazione, attraverso alcuni esempi, vedremo come Amnesty International, il movimento globale per la difesa e la promozione i diritti umani, si sta attrezzando per affrontare l’impatto che le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale hanno sui nostri diritti fondamentali.
Floriano Zini, Tecnologo della Facoltà di Ingegneria della Libera Università di Bolzano e vice presidente di Amnesty International Italia
Tavola rotonda finale
modera Paola Velardi, professoressa di Informatica – Università La Sapienza di Roma
Panel accreditato per l’Ordine dei Giornalisti
Il disegnatore Alessandro Bonaccorsi eseguirà il graphic recording live dell’intervento.
L’evento è gratuito. Per assicurarti il posto ti invitiamo a iscriverti.
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