Cittadini ai tempi di internet
Il digitale non è semplicemente uno strumento potente e pervasivo, ma induce un cambiamento radicale e strutturale delle fondamenta, dell’organizzazione e delle dinamiche della nostra società.
I “nativi digitali” sono meno “maturi digitali” di quanto immaginiamo. Hanno bisogno di un percorso educativo nuovo, che vada ben oltre il semplice addestramento all’uso delle app (non ne hanno bisogno!) o lo studio della tecnologia.
Non si può e non si deve più parlare di cultura e cittadinanza digitali, ma di cultura e cittadinanza ai tempi del digitale. Il digitale è elemento intrinseco e costitutivo della cultura e della cittadinanza stessa. È un catalizzatore che trasforma e rilancia alcuni temi centrali nel mondo dell’innovazione: creatività, responsabilità, maestria, comunicazione, cooperazione, etica, fornendo nuove chiavi di lettura e dimensioni che rivoluzionano molti paradigmi e assunti del passato. È un luogo di creatività e quindi di progettualità.
Dobbiamo sviluppare questa progettualità sia dal punto di vista metodologico che cognitivo e diffonderla nei diversi ambiti della nostra società: le imprese, gli ecosistemi territoriali, le amministrazioni pubbliche.
La pervasività e la valenza rivoluzionaria del digitale richiedono che si sviluppino nuovi modelli di gestione dei conflitti e di composizione degli interessi.